I/le giovani Svizzeri/e vincono quattro medaglie di bronzo in biologia
Le olimpiadi internazionali di biologia (IBO) si sono svolte dal 10 al 18 luglio a Erevan, in Armenia. In totale, 237 studenti/esse delle scuole secondarie provenienti da più di 60 paesi hanno preso parte al concorso – di nuovo sul luogo dopo due anni consecutivi in linea. Quattro membri della squadra trilingue svizzera sono stati ricompensati/e con delle medaglie di bronzo :
La squadra svizzera con i responsabili e le guide. Davanti, da sinistra a destra: Davide Petraglio, Dominik Rožman, Mathile Rolle, Zora Althaus (Fonte: Lars Wehrle)
Un’escursione sulle montagne armene. (Fonte: Mathilde Rolle)
I/le partecipanti scoprono i luoghi degli esami. (Fonte: IBO 2022)
Davide Petraglio in aprile durante le finali nazionali.(Fonte: Till Epprecht)
Dominik Rožman in aprile durante le finali nazionali.(Fonte: Till Epprecht)
Mathilde Rolle in aprile durante le finali nazionali.(Fonte: Till Epprecht)
Zora Althaus in aprile durante le finali nazionali.(Fonte: Till Epprecht)
Seraphim Joliat in aprile durante le finali nazionali.(Fonte: Till Epprecht)
Davide Petraglio, Liceo cantonale di Locarno (TI)
Dominik Rožman, Kantonsschule Wettingen (AG)
Mathilde Rolle, Collège du Sud (FR)
Zora Althaus, Gymnasium Neufeld (BE)
Seraphim Joliat (Liechtensteinisches Gymnasium, FL) ha partecipato per il Liechtenstein.
Esplorare la vita da cima a fondo
Gli IBO non sono fatti per le persone con i nervi fragili. Durante il loro tempo libero, i/le partecipanti consultano dei grandi e grossi libri per aquisire le conoscenze necessarie ai due esami teorici di tre ore ciascuno. Durante la pratica, sviscerano dei pesci ed esaminano l’interno approfonditamente per determinare la loro specie. Poter identificare la biodiversità in maniera sistematica, non serve soltanto a classificare, ma riveste oggi un’importanza esistenziale, adesso che alcune specie spariscono, spiega il benevolo delle olimpiadi, Lars Wehrle. Ma, in più dello scalpello e delle conoscenze enciclopediche, i giovani naturalisti devono anche saper usare un computer : oltre alla zoologia, la fisiologia delle piante e la biochimica, i quattro esami pratici di 90 minuti ciascuno trattavano anche della bio-informatica. Non stupisce dunque che i/le participanti svizzeri/e abbiano trovato gli esami impegnativi – ma anche molto interessanti, precisa Mathilde. «Era cool di poter usare le proprie conoscenze e di confrontarci a delle domande difficili», trova la Friborghese.
L'avventura in Armenia
I giovani talenti non dovevano soltanto avere i nervi solidi nella sala d’esame. A causa di problemi tecnici, questi IBO sono stati marcati da dei tempi d’attesa e da cambiamenti di programma. La delegazione non è neppure stata risparmiata dalle malattie. Nonostante tutto, Davide si mostra ottimista: «Abbiamo fatto dei giochi durante l’attesa. Durante questo tempo, ho avuto la possibilità di conoscere gli/le altri/e partecipanti.» Per i/le partecipanti svizzeri/e, la condivisione con giovani del mondo intero è stata uno dei punti culminanti delle olimpiadi. «E stata un’esperienza fantastica ! Possiamo così farci una rete di contatti, creare nuove amicizie e scoprire diverse culture», commenta Mathilde. I/le giovani hanno inoltre molto da raccontare sulla loro visita in Armenia. «Ho potuto scoprire un paese e la sua cultura, che non avrei sicuramente visitato altrimenti», spiega Dominik, «abbiamo visitato dei musei, un monastero, un tempio e un castello».
Prossima tappa : la biologia
«Non avevo nessun’aspettativa per il risultato, volevo semplicemente incontrare gente e divertirmi», riferisce Davide. Ed è dunque felice di aver vinto quest’inaspettata medaglia. Benché sia anche lui soddisfatto, Dominik vede un potenziale di progressione: «Se partecipo alle IBO l’anno prossimo, so che ciò che potrei migliorare». Oltre ad un’altra partecipazione alle olimpiadi di biologia, l’allievo della scuola cantonale dai molteplici interessi desidera anche provare le olimpiadi di linguistica. Anche Davide prevede di partecipare ancora una volta. In quanto a Mathilde, finisce la scuola secondaria e desidera dopo studiare la medicina veterinaria o la biologia : «Mi piace molto poter capire i processi naturali e fisiologici».
Le Olimpiadi delle Scienza promuovono i giovani, suscitano il talento scientifico e la creatività, e dimostrano che la scienza è emozionante. Ogni anno si svolgono dieci Olimpiadi: workshop, campi, esami e concorsi per oltre 4.000 talenti in biologia, chimica, geografia, informatica, linguistica, matematica, filosofia, fisica, robotica e economia.
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